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Ladri borseggiatori, sconcerto a Roma: "trucchetto cubano", così vi rubano tutto (anche al ristorante)

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Il "trucchetto cubano" dei ladri borseggiatori. I carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina a Roma hanno sgominato una banda di tre cittadini cubani, tutti di età compresa tra i 20 e i 34 anni, che stavano seminando il panico tra romani e turisti. La loro tecnica, spiega il Tempo, era collaudatissima: i tre malviventi utilizzavano un comune e insospettabile selfie stick, il bastone utilizzato per farsi selfie di gruppo o panoramici tenendo lo smartphone a distanza. Un attrezzo che passa completamente inosservato soprattutto nei luoghi del turismo di massa, quale è la Città eterna, e che invece i tre caraibici avevano convertito al crimine utilizzandolo come "gancio" per derubare le loro vittime.

 

 

 

 

 



Un esempio? Il colpo ai danni di una povera e ignara turista belga, seduta a pranzo in un ristorante in via delle Murate. I cubani, una volta presala di mira, hanno occupato un tavolo accanto al suo e poi grazie al selfie stick le hanno sottratto la borsa che la donna aveva appoggiato alla spalliera della sedia. Il problema è che dopo settimane di segnalazioni, avvistamenti e pedinamenti, ad aspettare al varco i tre ladri c'erano i carabinieri, che li hanno beccati in flagrante una volta tentata la fuga.

 

 

 

 

 



Dopo la "tregua" della pandemia, dovuta alla assenza di turisti e alla minore circolazione di passanti (anche a causa dei ristoranti chiusi), i colpi dei borseggiatori hanno subito una nuova impennata in concomitanza con le partite della Nazionale all'Olimpico per Euro 2020, coincise peraltro con le riaperture e le attività di negozi, bar e ristoranti, col ritorno dei turisti a Roma. "La banda - spiega il Tempo - individuava i turisti in centro e iniziava a seguirli per capire dove fossero diretti e per trovare il momento adatto a sottrarre zaini, borse e portafogli". Quindi il colpo, a distanza di sicurezza.

 

 

 

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