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Coronavirus, bollettino 14 luglio: "Non è finita". Impennata dei contagi, ecco le ultime cifre: ma calano le ospedalizzazioni

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Salgono i contagi da Covid in Italia: stando al bollettino del 14 luglio sono 2.153 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore. Ieri invece se ne erano registrati 1.534. In lieve aumento anche i decessi, che passano da 20 a 23, anche se 9 di questi ultimi sono morti pregresse della Sicilia relative al periodo marzo-luglio 2021. Il tasso di positività, invece, è arrivato all'1 per cento, mentre nella giornata precedente era allo 0,8 per cento. Il trend, insomma, sta iniziando a salire di nuovo: era dal 10 giugno che non si avevano più di 2 mila casi. Un aumento dei contagi che si osserva non solo in Italia, ma a livello globale, come fa sapere l’Oms.

 

 

 

A livello sanitario, comunque, la situazione non è drammatica. Le ospedalizzazioni, infatti, continuano a essere in calo, in area critica e non. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono diminuiti di 20 unità, portando il totale dei ricoverati a 1.108. In terapia intensiva, invece, sono 6 i posti letti liberati nelle ultime 24 ore, col totale dei malati più gravi che scende a 151. Questo potrebbe essere un effetto diretto della vaccinazione, che riesce a proteggere dalla malattia grave. Ciò significa che chi si immunizza può prendere il virus, ma non fino al punto da finire in ospedale. 

 

 

 

Intanto va avanti la campagna vaccinale, con oltre 58,7 milioni di dosi somministrate fino a oggi. I dati sul contagio, però, non sono confortanti. "La pandemia di Covid non è finita da nessuna parte. Anche i Paesi che sono riusciti a scongiurare con successo le prime ondate del virus, solo attraverso misure di sanità pubblica, sono ora nel mezzo di epidemie devastanti": questo l'allarme lanciato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus.

 

 

 

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