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Variante Delta, Roberto Speranza pensa a nuove strette: Regioni in giallo e green pass per i servizi

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Tornano le strette. È questo l'auspicio di Roberto Speranza di fronte all'aumento di contagi da coronavirus legati alla variante Delta. Il ministro della Salute e il premier Mario Draghi guardano con massima attenzione al Regno Unito, là dove i casi - nonostante le vaccinazioni - nella giornata del 13 luglio sono stati oltre 36 mila con 50 decessi nelle 24 ore. Stesso discorso vale per Israele. Ciò che più preoccupa nel nostro Paese è proprio la lentezza nella somministrazione dei vaccini. Molti sono ancora scettici, soprattutto gli over 50, la fascia più a rischio. In tutto - spiega La Stampa - quasi 9 milioni di italiani sopra la cinquantina non è coperto dalla doppia dose. Con 3 milioni e 860 mila che una prima somministrazione l'hanno comunque fatta e sono dunque meno esposti al pericolo di ricovero. E i restanti 5 milioni e 100 mila italiani dai 50 in su completamente esposti alle minacce del virus.

 

 

Da qui la convinzione del ministro di agire e subito. Come? Sia seguendo la scia francese di Emmanuel Macron, ossia rendendo necessario il green pass anche per accedere a servizi come bar e ristoranti. Sia con i cambi di colore per le Regioni. Con questo trend di crescita dei nuovi positivi - è l'idea di Speranza - in due o tre settimane e mezza Italia tornerà gialla. Il che significa ritirare su le mascherine anche all'aperto e dire addio alle cene al ristorante al chiuso, salvo apparecchiare all'aperto ma senza tavolate tra amici, perché in fascia gialla al massimo si pasteggia in quattro.

 

 

Proposte che trovano contrarie le Regioni, che ora - in piena estate e a rischio disdette - chiedono che per entrare in fascia gialla non basti superare i 50 casi settimanali ogni 100 mila abitanti, ma occorra anche avere più del 20 per cento dei letti occupati in terapia intensiva e oltre il 30 nei reparti di medicina. Speranza però non è disposto a indietreggiare.

 

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