Coronavirus e variante Delta, Matteo Salvini contro Macron e Figliuolo: "Green pass per il ristorante? Non scherziamo"
Non c'è Variante Delta che tenga. Anche Matteo Salvini, come Giorgia Meloni qualche ora prima, dice no alle "misure estreme" adottate dal presidente francese Emmanuel Macron per arginare la nuova, preoccupante ondata di contagi in vista. "Vaccino, tampone o Green Pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo", è il laconico commento del leader della Lega ed ex ministro degli Interni su Twitter, mentre in Europa tutti stanno considerando la politica di Macron, una sorta di "lockdown" selettivo, una esclusione dalla vita sociale per chi decide di non vaccinarsi contro il coronavirus.
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"La vaccinazione sarà resa obbligatoria per tutti coloro che sono a contatto con le persone fragili e questo obbligo riguarderà il personale sanitario e non sanitario di ospedali, cliniche, case di cura, strutture per persone in situazione di handicap, tutti i professionisti o i volontari che lavorano a contatto con le persone fragili, anche a domicilio", ha spietato il presidente francese nel corso di una diretta su Facebook. L'obbligo vaccinale è un primo passo, e anche il commissario straordinario italiano all'emergenza Covid, il generale Figliuolo, non si è detto contrario a priori. "La vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità - ha premesso il commissario ai microfoni del Tg2 Post -. Per quello che mi riguarda, specie per convincere quelli che possono essere gli ultimi irriducibili, utilizzare il green pass per l’accesso ai servizi (come ristoranti o trasporti ndr) potrebbe essere una buona soluzione".
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Una idea che Giorgia Meloni ha subito bollata come "raggelante", definendola "l'ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d'Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile".