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Foggia, orrore in strada durante la festa per l'Italia: spari e bambino di sei anni in coma, una atroce vendetta?

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I festeggiamenti per la vittoria dell'Italia agli Europei sono finiti in tragedia a San Severo, in provincia di Foggia, dove un bambino di 6 anni è rimasto gravemente ferito nell'agguato a colpi di pistola costato la vita allo zio Matteo Anastasio. Stando a quanto si apprende, si tratterebbe del nipote di Anastasio, di 42 anni. Il piccolo è ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Riuniti di Foggia: sarebbe stato raggiunto da un colpo di pistola all'addome. Ora si trova in coma farmacologico e le sue condizioni sono definite critiche anche se stabili. 

 

 

Secondo una prima ricostruzione, Anastasio e il nipote erano a bordo di uno scooter, quando attorno a mezzanotte e mezza sono stati affiancati da una moto sulla quale si trovavano due persone, una delle quali ha fatto fuoco 4-5 volte con una pistola calibro 7,65.

 

 

Al momento, la pista seguita è quella di un regolamento di conti. Il fratello di Matteo Anastasio, Giuseppe, 33 anni, venne ucciso a San Severo, mentre rientrava a casa, il 5 febbraio 2017, a colpi di pistola, lo stesso calibro dell'arma usata nella notte. Giuseppe Anastasio venne accusato e condannato per l'omicidio di una bambina di 12 anni, avvenuto il 18 giugno 2002: la bimba fu uccisa per sbaglio da un proiettile durante un agguato, il cui vero obiettivo era un 25enne per motivi passionali.

 

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