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Muore folgorato al luna park

Tre condanne e un rinvio

Silvia Tironi
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Si è conclusa davanti al gup del Tribunale di Pescara, Guido Campli, con due condanne, un patteggiamento, un rinvio a giudizio e un'assoluzione la vicenda di Domenico Simplicio, il 13enne, morto folgorato, il 2 agosto 2006, all'interno del Luna Park di Montesilvano, mentre si accingeva a legare la sua bicicletta. Per la morte del ragazzo furono indagate, con l'accusa di omicidio colposo, cinque persone: il giostraio Sinibaldo Lazzari, gli ingegneri Paolo Giosaffatto e Alberto Piccinini, l'avvocato Leo Nello Brocchi - all'epoca responsabile del settore commercio del Comune ed oggi consigliere comunale di opposizione - e Luigi Valerio, organizzatore responsabile del complesso dei divertimenti allestito ai grandi alberghi di Montesilvano. Le due condanne, entrambe a due anni di reclusione, sono state inflitte a Brocchi e Valerio. Il Pm Paolo Pompa aveva chiesto, invece, sei mesi per Brocchi e otto mesi per Valerio. Il giostraio Lazzari ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione; per quanto riguarda i due ingegneri, Giosaffatto è stato rinviato a giudizio davanti al tribunale monocratico di Pescara, mentre Piccinini assolto per non aver commesso il fatto.

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