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Denise Pipitone, la bomba dell'ex pm: "Voglio andare a processo", rivelazioni clamorose alla sbarra?

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Si parla ancora del caso di Denise Pipitone. O meglio, si parla dell'ex pm di Marsala, Mara Angioni, che rischia il processo a causa di alcune sue recenti rivelazioni sul caso. Dichiarazioni a 17 anni di distanza, rilasciate ai media, da parte della prima donna che indagò sulla scomparsa della bimba, avvenuta nel 2004 da Mazara Del Vallo. Parole che le sono valse l'apertura di un indagine per false dichiarazioni.

 

Ma la Angioni non arretra di un millimetro, tira dritta per la sua strada e punta al processo: "Se ritrattassi e, abiurando, dichiarassi che quanto ho detto al Pm non è vero, il procedimento penale a mio carico si chiuderebbe subito - ha tuonato in un lungo post pubblicato su Facebook - ma io voglio il processo: è una cosa che devo, a me e a tante altre persone che hanno diritto a giustizia e verità".

 

E ancora, continua la Angioni, oggi giudice del lavoro a Sassari: "Io invece  sto studiando e valuterò tutti gli atti, anche quelli contenuti nei numerosi stralci a mod. 44 (notizie di reato a carico di persone ignote, ndr) e mod. 45 (registro atti che non costituiscono notizie di reato, ndr) che disposi all'epoca per esigenze di particolare segretezza, e ho già depositato una denuncia penale per falsità materiale in atto pubblico". Insomma, una promessa di guerra. L'ex pm vuole dare battaglia, dimostrare la sua verità: aveva anche recentemente affermato che secondo lei Denise Pipitone è viva e inconsapevole di essere proprio la bimba rapita a Mazara.

Nel dettaglio, in tv la Angioni aveva affermato: "Ho la certezza che Denise Pipitone sia viva e l’ho individuata. Ha un figlia". Parole che secondo il pm meritano l'indagine per false dichiarazioni. E ancora, la Angioni aveva denunciato tentativi di depistaggio, connivenze ed errori gravissimi nell'inchiesta sulla sparizione di Denise.

 

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