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Variante Delta, Roberto Battiston lancia l'allarme: "Da metà luglio può passare da sottodominante a dominante"

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Da sottodominante a dominante. È questa la preoccupazione sulla variante Delta esposta da Roberto Battiston. Per il fisico, nonché ordinario all’università di Trento, il passaggio in Italia "potrebbe manifestarsi intorno alla metà di luglio" e portare con sè un "rischio di contagio molto alto". Ma i timori sono anche per l'immunità di gregge. In caso di nuova ondata - è quanto rivela Battiston al Corriere della Sera - la copertura necessaria per neutralizzare la variante Delta "si raggiungerebbe con l’88 per cento della popolazione vaccinata. Non basterebbe più il 72" dunque. Tutto dipenderà comunque dal passaggio o meno del ceppo indiano di coronavirus da sottodominante a dominante.

 

 

"In quel caso - precisa - il rischio di contagio diventa molto alto. Ciò accade solitamente in 10-15 giorni. In Italia la mutazione indiana potrebbe diventare dominante agli inizi della seconda metà di luglio e solo allora ne vedremo l’effetto. Attualmente, la variante Delta si riscontra solo nel 30 per cento dei positivi individuati dal tracciamento, comunque parziale, e non fatto con l’impegno che richiederebbe".

 

 

Per evitare il peggio il fisico chiede di non dimenticare la mascherina, "dobbiamo sempre tenerla al chiuso e nelle situazioni di assembramento". Nonostante l'allentamento delle restrizioni, serve rimanere in allerta: "Non ci deve essere un movimento incontrollato. Deve essere sfruttato il Green Pass europeo, che metta in chiaro le condizioni di chi entra nel paese, e dare via libera solo alle persone che sappiano dimostrare di non essere potenzialmente pericolose per chi entra in contatto con loro". Da qui l'appello: "La vaccinazione deve correre più veloce della variante Delta". Lo stesso Battiston ammette di aver ricevuto la doppia vaccinazione AstraZeneca, e che quel giorno "mi ha cambiato la vita": "È questa l’unica uscita".

 

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