Chiara Gualzetti, il raccapricciante racconto del killer: "Colpivo forte ma non moriva, mi ha stupito"
Ha scosso l'Italia intera il brutale omicidio che ha visto perdere la vita alla 15enne Chiara Gualzetti. "Una ricostruzione inoppugnabile", una storia "a dir poco raccapricciante, sia per i numerosi dettagli macabri e cruenti sia per la freddezza del racconto sia per il movente, che può apparire sotto certi aspetti incredibile e sotto altri estremamente inquietante", recita la convalida che del fermo dell'amico 16enne di Chiara, indagato per l'assassinio della ragazza. La sua confessione conferma la prima versione e getta luce sul "modus operandi" del giovane killer: "Ricordo che non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano".
Un interrogatorio durato diverse ore e nel quale l'assassino ha ribadito la versione fornita inizialmente agli inquirenti. Anche questa volta, secondo quanto lascia trapelare il Corriere della Sera, il ragazzo ha raccontato delle sue figure demoniache, una in particolare: Samael, l'angelo del giudizio "con cui parlo da molto tempo e che ho anche visto, un uomo di fuoco", racconta il 16enne. Era rimasto ossessionato dalla serie televisiva, aveva confidato agli investigatori mentre raccontava dei "demoni" che lo accompagnavano quotidianamente: "Mi sentivo come nella serie Lucifer". Il giudice che ha disposto il fermo ha accolto anche la richiesta della Procura: il ragazzo è pericoloso e potrebbe colpire ancora.
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In stato di choc anche la famiglia del giovane omicida: "Sono come in una bolla - ha detto sua madre in seguito all'interrogatorio -. Mio figlio non ha mai fatto del male a nessuno, stavamo cercando di risolvere il problema degli scatti di rabbia". La sorella si dice invece "spezzata in due dal dolore" e che la loro assenza alla fiaccolata organizzata in memoria di Chiara "non è per indifferenza, piuttosto una forma di rispetto per i genitori della ragazza e per la sua sofferenza". Alla fiaccolata era presente l'intero paese di Monteviglio, nel Bolognese e vi hanno partecipato circa 1.500 persone. "Ho fede nella giustizia e la voglio per mia figlia", ha detto in lacrime la mamma Giusi di fronte alle centinaia di persone riunitesi per l'ultimo saluto a Chiara.