Laura Ziliani, il cellulare spento era a casa: ex vigilessa sparita, una pesante prova contro le figlie (e il ruolo della sorella autistica)
Nuovi dubbi e nuovi sospetti emergono sulla scomparsa di Laura Ziliani, ex vigilessa di 55 anni di cui si sono perse le tracce a partire dalle ore 7 e 05 dell'8 maggio. Quel giorno sarebbe uscita dalla sua casa di villeggiatura in Val Camonica per andare a camminare. Le uniche due indagate dalla Procura di Brescia, al momento, sono due sue figlie, Silvia e Paola Zani, di 27 e 19 anni. La più grande e la più piccola delle tre figlie di Laura. A insospettire gli inquirenti è innanzitutto il cellulare che la donna avrebbe lasciato a casa quel giorno prima di uscire. Ci si chiede come sia stato possibile, visto che la Ziliani aveva una figlia affetta da una grave forma di autismo - la secondogenita - che la chiamava di continuo al cellulare.
Laura Ziliani, l'ex vigilessa svanita nel nulla a maggio. Drammatica svolta: indagate due figlie
Il cellulare della 55enne è stato trovato, per la precisione, nella cantina adibita a guardaroba dove teneva le scarpe da trekking. Un altro elemento che non torna sulla vicenda riguarda il racconto della primogenita Silvia. La ragazza, come riporta Repubblica, aveva messo a verbale che la mamma, la mattina della scomparsa, prima delle 7 stava guardando lo smartphone. Fin qui non ci sarebbe nulla di anomalo. Il problema però è che il telefono di Laura Ziliani è risultato essere inattivo dalla sera prima, venerdì 7 maggio. Sarebbe questa la prima incongruenza rilevata dalle forze dell'ordine.
Un'altra imprecisione sta nelle parole dell'altra figlia, Paola. La 19enne ha detto di aver visto la madre uscire da casa. In particolare l’avrebbe vista camminare in corridoio. Dal letto. Sia il cellulare sia l’orologio della donna però sono stati rinvenuti nella cantina-guardaroba a piano terra. Intanto un'amica della Ziliani esclude il suicidio: "Lo vedo davvero difficile. Il giorno prima Laura aveva ordinato dieci materassi per il B&b. Era contenta e non vedeva l’ora di finire i lavori". L'ex vigilessa, infatti, stava facendo i lavori in una palazzina cielo-terra a Temù. La casa della donna e delle sue figlie adesso è sotto sequestro. E probabilmente arriveranno i Ris per ispezionarla.