Mugello, il bimbo di 2 anni scomparso "abituato a muoversi da solo": il dramma, perché la ricerca nei boschi è difficilissima
Dopo averlo messo a letto, come ogni sera, non lo hanno più trovato. Il dramma è quello di un bimbo di 21 mesi, neanche due anni, sparito nella notte da casa: un casolare circondato dai boschi, raggiungibile solo attraverso una strada sterrata, nel Mugello, in un territorio quasi selvaggio dell’Appennino al confine fra Toscana ed Emilia.
Il piccolo è sparito in una località Molino di Campanara, nel comune di Palazzuolo sul Senio. Oltre 200 persone partecipano alle ricerche e, col calare del buio, si è alzato in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco dotato di termoscanner per le ricerche notture. I genitori sono apicoltori e lavoratori. Nei pressi della loro casa, in un borgo abbandonato, si trova un ecovillaggio di Campanara, dove un gruppo di tre famiglie italiane e straniere vive dedicandosi alla coltivazione e produzione di prodotti bio, in un contesto che racconta di una filosofia di vita votata alla natura. La famiglia del bimbo scomparso non fa però parte della comunità, che ha preso parte alle ricerche.
Nicola è un bambino che vive in campagna, abituato a muoversi autonomamente, anche oltre i margini dell'abitazione e le immediate vicinanze. Per questo gli investigatori ritengono che possa essersi allontanato durante la notte, per poi non tornare più a casa, magari dopo essersi perso.
Il raggio delle ricerche è molto ampio perché non si sa con esattezza l’ora in cui il piccolo si è allontanato e di conseguenza la distanza che può aver percorso considerata la sua tenerissima età. Per certo, il piccolo è abituato a spostarsi in autonomia, sia in casa si all'esterno, in un borgo lontano da tutti, raggiungibile solo con una strada sterrata e dove la rete telefonica e internet funzionano a singhiozzo.
Vane, per ora, le ricerche, durate tutto il pomeriggio. "Stiamo setacciando la zona senza sosta da questa mattina - ha dichiarato Gian Piero Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio - l'intero paese è coinvolto nella ricerca del bambino, ci sono volontari anche dai paesi limitrofi, tutti stanno aiutando. Le ricerche andranno avanti fino a quando non ci sarà un esito. Ho parlato con i familiari, sono molto preoccupati chiaramente, speriamo bene", ha concluso il primo cittadino.