Vaccino, regioni a secco dopo lo stop ad AstraZeneca: "Stiamo finendo le dosi". Le regioni a rischio e il pesantissimo caso-Sardegna
"Se i numeri sono calati così tanto è prima di tutto grazie a questa campagna straordinaria di vaccinazione", esultava Roberto Speranza guardando i numeri della pandemia. È infatti dallo scorso agosto che i nuovi casi non scendevano sotto quota 500. Ieri, 21 giugno, se ne sono registrati 495 con un tasso di positività stabile allo 0,61 per cento e 21 decessi. Cifre che fanno ben sperare, anche se il ministro della Salute dimentica il guaio combinato dopo lo stop ad AstraZeneca. Con il "no", poi il "sì" e poi ancora il "no" agli under 60, le regioni si sono trovate a fare i conti con la mancanza di dosi di vaccino.
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"Stiamo finendo i vaccini Pfizer, nel senso che abbiamo 40mila dosi o poco più", ha messo le mani avanti il governatore del Veneto Luca Zaia, spiegando che in base alle previsioni del periodo aprile-luglio, la sua Regione è "sotto target del 25,60 per cento con Pfizer e 65,64 con Moderna". E ancora: "La vaccinazione procede bene, ma potrebbe certamente essere più incalzante se ci fossero i vaccini". Non è tanto diversa la situazione in Toscana, dove si sono dovute fermare le prenotazioni, non conoscendo i numeri di quanto verrà consegnato a luglio. A tranquillizzare il Eugenio Giani ci ha pensato il generale Francesco Figliuolo che si trova alle prese con un dato ben più spaventoso: il crollo delle somministrazioni in Sardegna. Ieri sono state soltanto 6.306 le dosi inoculate. Una cifra ben lontana dalle 17mila dosi al giorno indicate dal target.
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A conti fatti mancano all'appello 50 milioni di dosi, quasi due terzi di quelle previste dal Piano vaccinale. "Al di là di ritardi e irregolarità delle consegne di AstraZeneca - spiega Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe - finora Johnson & Johnson ha consegnato solo 'briciole' e oltre 7 milioni di dosi CureVac restano vincolate ai tempi di approvazione dell'EMA. In altri termini, tenuto conto anche del numero esiguo di dosi di Moderna, la campagna vaccinale in Italia è sempre più Pfizer-dipendente". Ma anche il vaccino statunitense inizia a scarseggiare. E il Veneto è l'esempio.
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