Coronavirus, il bollettino del 17 giugno: 1.325 nuovi contagi e 37 decessi. Aumentano le rianimazioni
Scendono ancora i nuovi casi da coronavirus che nella giornata del 17 giugno sono stati 1.325 (ieri +1.400). Così come calano i decessi registrati (37 oggi, ieri 52). Cifre che portano il totale da inizio pandemia a rispettivamente 4.249.755 le persone che hanno contratto il virus e 127.190 le vittime decedute. Le persone guarite o dimesse in queste 24 ore sono 4.533. Diminuiscono i tamponi, tra molecolari e antigenici, effettuati in giornata: ossia 200.315, ovvero 2.858 in meno rispetto a ieri quando erano stati 203.173. Mentre il tasso di positività è in linea con quello del giorno precedente: ossia 0,7 per cento.
Buone notizie anche sul fronte delle ospedalizzazioni. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -176 (ieri -269), per un totale di 2.888 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono invece -27 (ieri -33). Dunque il totale dei malati più gravi raggiunge 444, con 15 nuovi ingressi in rianimazione (ieri +9).
Nel frattempo mette in allerta la nuova variante Delta. Il ceppo indiano è già stato individuato in Lombardia, dove in una palestra di Milano è stato riscontrato un vero e proprio focolaio. Non c'è però - a differenza di quanto sostenuto in un primo momento - da preoccuparsi: il vaccino funziona anche sulla variante." Lo switch è molto ragionevole e anche supportato da una evidenza scientifica. L’Italia non è l’unico Stato che lo sta facendo. Pare non ci siano controindicazioni nel farlo, ma che possa esserci una risposta immunitaria migliore", ha commentato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, per poi concludere: "Tutta la polemica sulla sicurezza è francamente inutile. Una polemica che incrementa l’esitazione nei confronti della vaccinazione. Molte persone non credono nello switch e chiedono di essere vaccinate con una seconda dose di AstraZeneca. C’è una confusione che deve essere rimossa grazie a una migliore comunicazione".
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