Antonella Incerti del Pd: "Il cervello dell'uomo come i testicoli? Lo sospettavo". Vergogna della deputata: questo non è sessismo?
Ha fatto discutere parecchio un articolo pubblicato da la Repubblica mercoledì 9 giugno e dal titolo Il cervello maschile e i testicoli sono sorprendentemente simili. Sono presto fioccati commenti che hanno considerato l'articolo di "pessimo gusto", ma anche alcuni che hanno trovato lo studio riportato una simpatica trovata. Il quesito dell'articolo è il seguente: "Che cosa ha che vedere il cervello con i testicoli?". Insomma un articolo che sembra aver divertito soprattutto le donne, letteralmente scatenate nei commenti. C'è però anche qualcuno che scoperchia il limite del politicamente corretto: "Immagino un titolo simile però sulle donne, nessuno ci scherzerebbe su", rimarca un utente.
Tra i commenti però, spunta in particolare quello di Antonella Incerti, deputata della Repubblica e militante tra le file del Partito democratico. Sotto il post condiviso su Facebook, Incerti ha commentato: "Un pò lo avevamo sospettato", ricevendo nel giro di poche ore un centinaio di like. Ma, anche in questo caso, sono in molti a non aver apprezzato l'intervento della parlamentare che, a parti inverse, sarebbe presto stato bollato come "sessismo" dell'ultima ora. "La valanga di commenti che strumentalizzano uno studio per attaccare gli uomini me li aspettavo" ha risposto un altro utente.
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"Quello che non mi aspettavo - prosegue - è un parlamentare che commenta in questo modo un articolo dello stesso spessore culturale del mio boiler Hermann da 6,8 kg". Insomma, la battuta della parlamentare non sembra aver riscosso il successo da lei desiderato. Come in molti fanno notare nei commenti, a fare strano è il fatto che una parlamentare di esponga pubblicamente con un commento che, in un altro contesto, sarebbe sicuramente stato a lungo dibattuto. Se poi si considera anche che l'Onorevole Antonella Incerti sia stata la prima firmataria di una proposta di legge dal titolo "Legge quadro per la parità tra i sessi e contro le discriminazioni di genere", viene soltanto da ridere.