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Saman Abbas, il fidanzato rivela: "Suo padre mi scrive ancora adesso per minacciarmi, ho tanta paura"

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"Saman amava l’Italia e non voleva tornare in Pakistan per sposarsi": a parlare è il fidanzato della 18enne di origine pakistana sparita da Novellara, in Reggio Emilia, e probabilmente uccisa dai familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato. Intervistato da Chi l'ha visto? su Rai 3 il ragazzo ha spiegato che quando la giovane aveva detto alla famiglia di aver trovato un fidanzato, il padre si era subito arrabbiato: "Mi ha detto più volte di lasciarla stare. Ancora adesso mi scrive su Instagram per minacciarmi e insultarmi, ho tanta paura". Poi ha aggiunto: "Saman mi aveva chiesto di andare dai carabinieri se non ci fossimo sentiti per più di due giorni".

 

 

 

Da oltre un mese gli investigatori sono alla ricerca del corpo di Saman. Gli inquirenti, infatti, sono ormai sicuri che la 18enne sia stata uccisa. Le indagini si concentrano sulla sua famiglia. In particolare sullo zio, che l'avrebbe ammazzata materialmente, e su due cugini che lo avrebbero aiutato. A quanto pare sarebbero stati i genitori ad affidare loro quel compito, una sorta di punizione per la figlia ribelle e ormai lontana dai precetti della loro religione, l'Islam. 

 

 

 

L'unico che le autorità italiane sono riuscite a prendere è Ikram Ijaz, 28 anni, uno dei due cugini che avrebbe partecipato all'omicidio. Dopo l'arresto in Francia è stato estradato in Italia. Adesso si sarebbe detto "pronto a collaborare". Cioè pronto a far ritrovare il cadavere di Saman. I carabinieri l'hanno portato sui campi dove i cani molecolari stanno fiutando le tracce della ragazza. L'area di ricerca è quella che si estende intorno all'azienda agricola in cui lavoravano il padre e gli zii di Saman. Per il momento sono state individuate delle anomalie del terreno: in alcuni punti sembra siano stati scavati dei fossi, poi coperti con la terra per nascondere qualcosa.

 

 

 

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