Piossasco, architetto ucciso dai ladri in casa. "Potevano salvarlo": lo sconcertante errore dei dottori
E' furioso Attilio Mottura, il padre di Roberto, architetto di 49 anni, ucciso dai ladri nel suo appartamento a Piossasco, in provincia di Torino: "Bastardi, qui i ladri avevano già colpito sei volte". In via del Campetto, ieri mattina 9 giugno è intervenuta un'ambulanza per soccorrere un uomo che sembrava stroncato da un malore. I tentativi di rianimazione sono durati 40 minuti, riporta Il Messaggero: i paramedici pensavano a un infarto solo dopo hanno capito che qualcuno gli aveva sparato. Roberto aveva un piccolo foro all'altezza dell'inguine. È da lì che è entrato il proiettile, un calibro 22, che gli ha reciso un'arteria provocandogli un'emorragia interna. E solo l'autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni potrà dire se poteva essere salvato.
"Non ha senso, non ha proprio senso", si sfoga papà Attilio, "Roberto avrebbe compiuto 50 anni fra pochi giorni, il 16 giugno. Viveva per la famiglia e per il suo lavoro. Sono venuti in questo complesso 8 anni fa per stare tranquilli, prima abitavano con me in una casa molto più isolata. Qui da rubare non c'è nulla, sono balordi. Mio figlio non aveva nemici. Tutto questo non me lo spiego. È il dolore più grande".
I carabinieri arrivati sul posto hanno recuperato un bossolo di pistola all'interno dell'appartamento che è stato subito inviato al Ris per eventuali comparazioni con armi usate in altri eventi delittuosi. Di sicuro la moglie di Roberto, Laura, non ha sentito il rumore dello sparo. Per questo quando la donna ha trovato il marito per terra, ha pensato si trattasse di un malore. Forse non ha sentito il colpo di pistola per il segnale d'allarme dell'antifurto che hanno fatto scattare i ladri.
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Intanto sono stati disposti controlli e posti di blocco in tutta la regione per rintracciare i due fuggitivi. In una scarpata davanti alla casa è stato trovato un martello che i ladri hanno utilizzato per forzare la finestra al primo piano, che dà accesso al salotto della casa. Sull'attrezzo sono già state rilevate le impronte e sono stati sequestrati tutti i filmati delle telecamere di zona.