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Saman Abbas, Valeria Fedeli: "Per i dati che abbiamo, non c'entra niente l'Islam". Travolta dalla polemica

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La religione islamica non c'entrerebbe nulla con la morte di Saman Abbas, la 18enne di origine pachistana che - stando alle indagini - sarebbe stata uccisa e seppellita nei pressi di Novellara, nel Reggiano, dai suoi stessi familiari per non aver accettato un matrimonio combinato. E' questo ciò che pensa la dem Valeria Fedeli, capogruppo del Pd in commissione diritti umani al Senato. "Saman, per i dati che abbiamo in mano, è vittima di un femminicidio, cioè di un assassinio determinato all’interno della famiglia", ha dichiarato in un'intervista a 9Colonne.

 

 

 

"Non c’entra niente la religione, chi vive in Italia deve rispettare le leggi italiane e la costituzione italiana - ha continuato la Fedeli, ex ministra dell'Istruzione nel governo Gentiloni -. Quindi lei è vittima dell’impedimento di parte della sua famiglia alla sua autonomia e alla sua libertà di vita e di scelta, che in Italia è sacra". Secondo la dem, Saman è stata "vittima di una cultura patriarcale che considera la donna oggetto. Quindi si chiama femminicidio e noi dobbiamo contrastarlo". 

 

 

 

In un articolo pubblicato sul quotidiano Domani, la Fedeli arriva addirittura a fare una sorta di parallelismo tra il caso di Saman Abbas a quello di Seid Visin, il giovane calciatore di origine eritrea morto suicida qualche giorno fa. "Il femminicidio di Saman, il suicidio di Seid e gli stereotipi alla radice di sessismo e razzismo. Il dovere del rispetto delle differenze, delle leggi e della Costituzione": così ha rilanciato il suo articolo su Twitter. Immediate le critiche e le polemiche degli utenti. "Che c'entra il razzismo con questo delitto? La causa è nelle convinzioni dettate dalla religione islamica", ha scritto qualcuno. Qualcun altro invece: "Qual è l'attinenza? Ma di che parla? A quella povera ragazza hanno rubato la vita, aveva chiesto aiuto".

 

 

 

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