Vaccino, Francesco Paolo Figliuolo: "Potrebbe essere necessaria la terza dose"
L'ipotesi della somministrazione di una terza dose di vaccino si fa sempre più concreta. Ascoltato in audizione in commissione Bilancio alla Camera, il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha fatto il punto della situazione. Considerando l'attuale evoluzione della pandemia, in particolare per quanto concerne la diffusione delle varianti, Figliuolo ha dichiarato che "potrebbe essere prevista la necessità di almeno un'ulteriore dose". L'ex capo della logistica dell'esercito italiano ha inoltre sottolineato l'importanza delle Regioni, sostenendo che "gradualmente nei prossimi mesi", dalla gestione commissariale dell'emergenza, si passerà ad una gestione ordinaria "delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti".
Definendo la macchina della Struttura commissariale come "poderosa e complessa", Figliuolo ha spiegato quanto quest'ultima si sia rivelato uno strumento "efficace e straordinario" di contrasto al Covid. Tuttavia, ora che la situazione è sotto controllo, nei prossimi mesi questa macchina "deve condurre, contestualmente e gradualmente, a un binario di ordinaria gestione delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti". "L'ordinarietà della gestione dell'attività vaccinale futura che, stante gli attuali scenari, potrebbe prevedere la necessità di almeno un'ulteriore dose - ha ribadito il generale - così come gli interventi di supporto al sistema sanitario nazionale, agli istituiti scolastici e ad ogni altra altra articolazione del Paese supportata dalla Struttura del commissario, dovrà tornare ad essere governata dalle strutture dello Stato preposte".
Un passaggio che Figliuolo ha definito fondamentale e che non può venire meno alla gestione da parte delle Regioni e delle province autonome con le quali "il confronto è stato e continua ad essere di vitale importanza per la creazione delle condizioni necessarie a mettere in sicurezza l'Italia". Restano soltanto da capire le tempistiche in cui questa fase potrà avvenire, così come il tempo d'attesa per la terza dose. "Ad oggi - ha commentato Figliuolo - non è definita la durata della protezione del vaccino: la maggior parte degli scienziati crede che possa essere di circa un anno, ed è chiaro che sulla base di questa stima dobbiamo organizzarci per fare i richiami..." "Il nostro compito è quello di pianificare - ha aggiunto il Commissario - per noi il 2022 è già ieri.