Funivia Stresa Mottarone, nuova ipotesi al vaglio: "Il giorno della tragedia la centralina dei freni rumoreggiava", era il segnale?
Dopo il video che ritrae la presenza del forchettone in grado di inibire i freni di sicurezza già nel 2014, si inserisce un nuovo inquietante dettaglio sulla tragedia della funivia Stresa Mottarone. Al vaglio degli inquirenti c'è infatti una nuova ipotesi di quanto accaduto quella mattina. A ricostruirla ci pensa il Corriere della Sera che riporta: "Il giorno del disastro Tadini sente che la centralina dei freni rumoreggia, teme che le ganasce possano scattare bloccando la cabina, decide di lasciare i forchettoni che disattivano i freni perché pensa che si tratti solo di un problema di pressione ma in realtà quel rumore è qualcosa di più sinistro: il segnale che la fune si sta rompendo". Nulla di ancora certo, tanto che Gabriele Tadini, l'uomo che gestiva i comandi della funivia alla stazione intermedia di Alpino, nega: "Impossibile". A suo dire in 36 anni di funivia non ha mai sentito nulla del genere.
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Eppure non tutti la pensano così. Davide Marchetto, responsabile tecnico della Rvs di Torino nonché colui che era stato chiamato a sistemare l'impianto lo scorso 30 aprile, è convinto del contrario: "Se c'è un calo di pressione del sistema frenante l'ipotesi può essere che la fune traente si sta muovendo in modo anomalo". Ma Tadini continua a rigettare le accuse e tramite il suo avvocato ha fatto sapere che "da quando l'impianto ha riaperto (26 aprile) si sono verificare delle anomalie alla centralina dei freni della cabina 3 (quella precipitata ndr )".
E ancora: "Questi episodi li ho segnalati al direttore di esercizio, l'ingegner Perocchio (Enrico Perocchio, il direttore della funivia ndr ) ancora prima della riapertura dell'impianto chiedendo un intervento di revisione del sistema frenante. E l'ingegnere ha fatto intervenire i tecnici della Rvs di Torino che è la società che fornisce le centraline dei freni, alla quale si appoggia la Leitner (manutentore dell'impianto ndr ). L'ho sempre detto anche a Nerini (il suo titolare, gestore della funivia ndr )". Insomma, sembra un continuo rimbalzo di responsabilità. Intanto sono Tadini, Perocchio, Nerini a essere indagati per il disastro, ma non è escluso possano arrivare novità.