Funivia Stresa Mottarone, guerra in procura. La gip: "Arresti illegali". Replica la pm Bossi: "Evitare l'inquinamento delle prove"

lunedì 31 maggio 2021
Olimpia Bossi

Olimpia Bossi

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C'è uno scontro in atto nella Procura di Verbania tra la pm Olimpia Bossi e la gip Donatella Banci Buonamici sugli arresti per la strage della funivia Stresa Mottarone. Quattro giorni dopo i fermi del gestore Luigi Nerini e dei responsabili dell'impianto, Gabriele Tadini ed Enrico Perrocchio, la giudice per le indagini preliminari li ha scarcerati. "Il fermo è stato eseguito al di fuori dei casi previsti dalla legge e non può essere convalidato", si legge nell’ordinanza riportata da Il Messaggero. "Abbiamo ritenuto fosse necessario preservare il quadro indiziario e quindi evitare che ci potessero essere inquinamenti probatori, o accordi sulle versioni da rendere", ribatte invece la procuratrice Bossi.

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Insomma, da una parte c'è la dura richiesta della pm, dall'altra la gip che smonta almeno in parte l'impianto accusatorio. Risultato: due indagati su tre, Nerini e Perocchio, tornano in libertà, per Tadini che ha ammesso di aver disattivato i freni di emergenza con i forchettoni vengono disposti i domiciliari. La sua "condotta scellerata, della quale aveva piena consapevolezza, posta in essere in totale spregio della vita umana e con una leggerezza sconcertante, induce a ritenere che non abbia la capacità di comprendere la gravità delle proprie condotte e le reiteri".

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Quindi bastano i domiciliari per evitare l’inquinamento delle prove secondo la Banci Buonamici. "Palese è, al momento della richiesta di convalida del fermo e di applicazione della misura cautelare, la totale mancanza di indizi a carico di Nerini e Perocchio che non siano mere, anche suggestive supposizioni", si legge ancora nell’ordinanza. Nel provvedimento si sottolinea lo "scarno quadro indiziario" ancora "più indebolito" dagli interrogatori di sabato.

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L'allarme della pm sul pericolo di fuga dei tre indagati viene dunque ritenuto "suggestivo" perché non basta che vi sia "clamore mediatico" per dimostrare che qualcuno di loro volesse scappare. E ancora secondo la gip "non convince" l’idea che i vertici dell’azienda di gestione non volessero fermare l’impianto, da poco riaperto, per ragioni economiche: "La stagione turistica non è ancora iniziata", osserva la Banci Buonamici, e almeno fino a giugno, con l’allentamento delle restrizioni anti Covid e la chiusura delle scuole, non sono prevedibili i grandi afflussi di turisti degli anni scorsi.