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Funivia Stresa Mottarone, dopo la strage il mistero della proprietà: appartiene al Comune o alla Regione?

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Dopo l'incidente di Stresa alla Funivia Mottarone è scattata l'indagine. Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio hanno partecipato al Palacongressi di Stresa (Verbania) al tavolo tecnico per cercare di capire quanto accaduto. Non è ancora chiaro se la funivia, teatro della tragedia costata la vita a 14 persone, sia di proprietà del Comune di Stresa o della Regione Piemonte. "Lo stiamo appurando in queste ore", spiega il procuratore. In occasione dell'ultima importante riqualificazione della funivia, la Regione ha stanziato un importante contributo, a fronte del quale era previsto il passaggio di proprietà dell'impianto proprio alla Regione, ma non è ancora chiaro se questa procedura sia stata completata.

 

 

 

"Dobbiamo chiarire se l'ente proprietario è la Regione o il Comune di Stresa", dice il procuratore Olimpia Bossi. Il procuratore di Verbania precisa che nella vicenda sono coinvolti più soggetti. "C'è la società che gestisce l'impianto, Ferrovie del Mottarone, ci sono le società che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione dell'impianto, nel biennio 2014-2016, e c'è una società incaricata della revisione annuale".

 

L'ultima revisione sarebbe stata effettuata nel novembre 2020, sei mesi fa: "Stiamo acquisendo i report finali, che per legge devono essere trasmessi a un ufficio periferico territoriale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Anche sulla scorta di quello che emergerà - conclude Bossi - avremo un quadro completo». C'è anche il "disastro colposo" tra i reati ipotizzati dalla procura che indaga sulla tragedia. La nuova ipotesi di reato si aggiunge all'omicidio plurimo colposo e alle lesioni colpose per il bimbo ferito in ospedale.

 

 

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