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Denise Pipitone, la rabbia di Piera Maggio: "Aberrante, anche per gli indagati. Sempre la stessa direzione"

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“Ho appreso la notizia da una trasmissione televisiva, lo trovo aberrante, anche per gli stessi indagati”. Lo ha dichiarato all’Adnkronos Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo a settembre del 2004. “L’asciamo che la Procura di Marsala faccia il suo lavoro”, ha aggiunto la donna, che dopo diciassette anni non ha ancora perso le speranze di conoscere la verità su sua figlia. Il caso si è improvvisamente riaperto negli scorsi mesi e adesso la Procura, che ha riaperto le indagini, avrebbe raccolto nuovi elementi molto importanti. 

A lasciare di stucco Piera Maggio è l’indiscrezione arrivata da Quarto Grado: secondo la trasmissione di Rete 4, la Procura avrebbe iscritto al registro degli indagati Anna Corona, ex moglie del padre biologico di Denise, e Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, il testimone sordomuto che nel 2013 disse di averlo visto in compagnia della bambina proprio il primo settembre del 2004. “Se fosse confermata - ha dichiarato Piera Maggio all’Adnkronos - ancora una volta, dopo 17 anni si tornerebbe a indagare sulle stesse persone coinvolte in un primo momento nella vicenda. Insomma, sempre la stessa direzione”. 

“Quello che noi ci auguriamo - ha aggiunto - è di ritrovare Denise, che si faccia finalmente luce su questa storia e si possa arrivare alla verità. La speranza di riabbracciare la mia bambina che oggi è una bellissima ragazza di quasi 21 anni non è mai venuta meno. Continuerò a lottare per questo. Siamo qui - ha chiosato Piera Maggio - ad attendere che Denise venga ritrovata e riportata a casa”. 

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