Striscia la notizia, Vittorio Brumotti aggredito pure da una bambina: schiaffi e bottigliate, orrore a Crotone
Dopo gli spacciatori africani a Milano, gli uomini e le donne della 'ndrangheta: a Striscia la notizia l'inviato in bici Vittorio Brumotti rischia ancora l'osso del collo e le sue evoluzioni su due ruote (più spesso, una sola) purtroppo non c'entrano. Brumotti è volato a Crotone, per parlare con il pentito Luigi Bonaventura, tra i più preziosi collaboratori di giustizia in circolazione, e imbeccato dall'ex affiliato alle 'ndrine riesce a entrare direttamente nel cuore della "centrale di spaccio a cielo aperto", tra i vicoli della città calabrese.
Con la telecamera nascosta riesce a comprare per due giorni consecutivi le sue dosi di cocaina, facendo lo slalom tra bambini-vedette, pusher nascosti dalle persiane delle finestre e boss che osservano chi entra nel loro territorio. Il giorno dopo, forte delle immagini girate, si ripresenta in sella al suo bolide e con operatore al seguito in quegli stessi luoghi. "Non ho mai visto una cos a del genere", spiega addentrandosi in quel labirinto fatto di strettoie e passaggi segreti. L'accoglienza che riceve è ovviamente delle peggiori: addosso a Brumotti piovono insulti, minacce e anche bottiglie di birra, scagliate con grande forza e potenzialmente pericolosissime per l'incolumità dell'inviato, già famoso per le sue missioni ad alto tasso di ferimento.
Brumotti aggredito a Crotone: il video integrale di Striscia la notizia
Brumotti riesce addirittura a parlare viso a viso con la signorina che poche ore prima gli aveva passato una dose da un finestrotto, anche se la diretta interessata nega tutto e inizia poi ad aggredirlo fisicamente. Più passano i minuti e più la situazione di tensione degenera in altri tafferugli, con schiaffi e mani addosso alla troupe di Striscia, anche sotto gli occhi delle forze dell'ordine accorse nel rione.
Gran finale, si fa per dire, con Brumotti che prima di salire sull'auto per andarsene viene raggiunto da un oggetto scagliatogli contro. "È stata una bambina", gli confida uno dei presenti. Un pessimo segnale per una terra che ha invece disperatamente bisogno di denuncia, coraggio e nuove speranze.