Carola Rackete, "non ha mai speronato la nave, fu un tocco involontario". L'incredibile difesa del legale
“Non ha mai speronato la nave della Gdf, è stato un tocco involontario durante la manovra". A parlare è il legale di Rackete, Alessandro Gamberini, ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus. L'inchiesta sul caso Sea Watch è stata archiviata dal gip di Agrigento e Rackete non verrà processata. “La notizia era attesa perché c’era stata una nostra istanza per la richiesta di archiviazione e dopo che la Corte di Cassazione nel gennaio 2020 aveva confermato il provvedimento del gip di Agrigento che non aveva disposto l’arresto di Carola Rackete, sembrava del tutto coerente che anche questo gip di adeguasse a quella decisione", spiega l'avvocato.
Poi sull'ingresso forzato nel porto di Lampedusa, il legale spiega: "Non è vero che Carola Rackete ha speronato una motovedetta della Gdf, molto più banalmente la manovra lentissima in un porto molto piccolo che lei non conosceva ha fatto sì che venisse toccata la nave della Gdf che si era improvvisamente infilata nel molo. L’accusa di resistenza è stata ritenuta dalla Cassazione giustificata dalla necessità di chiudere il soccorso con lo sbarco dei migranti”.
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Poi sul futuro di Rackete, Gamberini afferma: "Al momento è in Norvegia. La battaglia contro le ong che in modo scomposto fece l’allora ministro dell’Interno Salvini non c’entra niente col fenomeno migratorio. Le persone salvate dalle ong sono un decimo delle persone che sbarcano autonomamente. Le ong si fanno carico di un vuoto, per evitare che le persone muoiano in mare. Lei fa battaglie di varia natura, attualmente è in Norvegia” conclude.
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