Magistratura, 540 cause e solo otto condanne: ecco come le toghe si proteggono da sole
Sono ben 544 le cause depositate contro lo Stato per responsabilità civile dei magistrati dal 2010 al 2021. Ma su 129 sentenze emesse finora, ci sono state solo otto condanne. A fare questo bilancio, come riportato dal Giornale, è stato Enrico Costa, deputato e responsabile Giustizia di Azione: “La legge sulla responsabilità civile dei magistrati va rivista subito. E l'occasione giusta può essere proprio la riforma Cartabia. Basta leggere i dati, e chiunque se ne potrà rendere conto”.
Insomma, solo l'1,4% delle cause iscritte contro i giudici si è conclusa con una condanna definitiva. “La nuova responsabilità civile si è rivelata un flop: la legge va cambiata di nuovo perché anche palesi responsabilità non si riescono a perseguire. Per questo motivo, presenteremo degli emendamenti al testo di riforma del Csm e della magistratura – ha spiegato ancora Costa -. Se i magistrati sbagliano devono pagare. Non è possibile costringere i cittadini a vere e proprie peripezie giudiziarie per ottenere dopo anni e anni un risarcimento”.
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La riforma della giustizia è uno dei progetti che la maggioranza di Mario Draghi ha in cantiere. In particolare, si tratta di un impegno che l'Italia si è presa con l'Unione europea per ottenere i circa 200 miliardi di euro di finanziamenti del Recovery Fund. Si dovrebbe procedere con la riforma del processo civile, del processo penale e del Consiglio superiore della magistratura. A tal proposito la ministra Marta Cartabia ha detto: “Se non approveremo queste tre importanti leggi entro la fine dell'anno, mancheremo a un impegno assunto con la Commissione per ottenere le risorse europee”.
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