Ciro Grillo a verbale: "Silvia lasciò intendere che era meglio farlo a tre". Ecco i due fattori su cui si gioca la partita in tribunale
"Doveva essere un gioco, ma poi siamo andati un po’ oltre": queste sarebbero alcune delle parole di Ciro Grillo in merito alla violenza sessuale di cui è accusato - assieme a tre suoi amici - da parte di una ragazza conosciuta in Sardegna due estati fa. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, dal verbale di Grillo Jr emergerebbe non solo che la ragazza fosse "consenziente", ma che sarebbe stata proprio lei a proporre il rapporto di gruppo. Durante l'interrogatorio il giovane avrebbe raccontato: "Silvia (nome di fantasia) ha bevuto qualche sorso di vodka, da sola e senza che nessuno di noi la costringesse. Dopo la vodka ricordo che abbiamo parlato in modo scherzoso del rapporto sessuale che lei aveva appena avuto con Francesco Corsiglia (il quarto ragazzo coinvolto) e parlando lei ci ha lasciato intendere che era meglio una cosa con tre piuttosto che con uno solo".
Come spiega il Corriere, pare che tutto si giocherà soprattutto su alcolici e consenso. Da una parte, infatti, c'è la presunta vittima che accusa i ragazzi di averla costretta ad avere ripetuti rapporti sessuali, dall'altra invece c'è la difesa che sostiene il contrario. E poi c'è il ruolo centrale ricoperto dall'alcol. Anche in questo caso le versioni sono molto diverse. Silvia ha raccontato che il gruppo di amici l'ha forzata a bere della vodka "afferrandola per i capelli e tirandole indietro la testa".
Totalmente opposta la versione della difesa sull'argomento alcol. Infatti si parla solo di "qualche sorso di vodka" bevuto in maniera volontaria e spontanea e non forzata come raccontato dalla presunta vittima. Sarebbe stata smentita, però, anche la versione raccontata da uno dei ragazzi in una intervista rilasciata al programma Non è l’arena. Intervista nella quale si diceva che la giovane avrebbe bevuto "un quarto" di bottiglia "per sfida".