Coronavirus, ecco la mappa dei colori delle regioni dal 17 maggio: solo la Valle d'Aosta rischia, colpa di Speranza?
Altro cambio di colori. L'Italia si ritrova ancora una volta a fare i conti con le zone: rossa, arancione e gialla. Da lunedì 17 maggio tutte le regioni possono però sperare nella ripartenza dato che, cifre alla mano, quasi tutte saranno in zona gialla. Tranne una. L'unica in bilico è la Valle d'Aosta che ha sì numeri da giallo ma che si ritrova costretta a stare un'altra settimana in fascia arancione. Ancora nulla è ufficiale: l'ultima parola spetta sempre all’Istituto superiore di sanità.
Buone notizie dunque anche per i ristoratori che da lunedì possono rimanere aperti, purché all'aria aperta, sia a pranzo e a cena. Stessa sorte toccherà ai negozi, i barbieri e i parrucchieri, così come i cinema, i teatri e i musei. Riaprono anche le piscine all’aperto come è previsto dal decreto in vigore dal 26 aprile e non sarà più obbligatorio effettuare la quarantena per chi rientra dai Paesi dell’Unione europea. L'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, non tiene conto della richiesta di una revisione dei parametri e l’eliminazione delle fasce di colore. Dei nuovi criteri si discuterà nella cabina di regia convocata dal presidente del consiglio Mario Draghi, appunto per lunedì prossimo.
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Le premesse ci sono già: il ministero della Salute ha infatti istituito un tavolo cambierà con ogni probabilità i criteri di valutazione basandosi sull’incidenza dei nuovi contagiati su 100mila abitanti, sui tamponi effettuati e sul numero di persone ricoverate. In questo modo la fascia rossa scatterebbe con 250 casi Covid su 100mila abitanti, arancione tra 150 casi e 250 casi, gialla tra 50 e 150 casi, bianca sotto i 50 casi. L’indice Rt si riferirà solo a chi entra in ospedale e in terapia intensiva. Una vera e propria novità, visto che ad oggi l'Rt si riferisce a chi si contagia.
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