Cerca
Cerca
+

Mauro Romano, Al Habtoor e la prima clamorosa intervista italiana. Fonte anonima: ora capite perché lo sceicco scappa?

  • a
  • a
  • a

"Offendete me, mio padre, la mia famiglia". Lo sceicco è Mauro Romano? Per la prima volta Mohammed Al Habtoor parla per la prima volta a un giornale italiano, il settimanale Oggi, e lo fa per respingere categoricamente le voci che lo vorrebbero essere in realtà il bimbo di 6 anni sparito in circostanze mai chiarite da Racale, in Puglia, nel 1977. I genitori del piccolo sostengono che loro figlio sia stato rapito e portato all'estero. Sarebbe, appunto, proprio lo sceicco, ricchissimo imprenditore e tra gli uomini più potenti di Dubai, conosciuto tra l'altro anche ai giornali di gossip italiani avendo avuto una chiacchierata frequentazione, diversi anni fa, con l'attrice Manuela Arcuri.

 

 

 



A far credere alla mamma di Mauro che Al Habtoor sia il bimbo, oltre a una certa, sorprendente somiglianza fisica anche due cicatrici sulla mano, le stesse che aveva il piccolo. Al settimanale Oggi, però, lo sceicco risponde con estrema freddezza: "Non ho niente da dire, è una storia senza senso, offensiva per mio padre e la mia famiglia".

 

 

 



La caccia alle sue dichiarazioni è stata dura e travagliata. Oggi ha cercato di avvicinarlo "nelle scuderie dei suoi amatissimi cavalli da polo, nei suoi uffici ad Al Safa, nell’hotel Al Habtoor Grand o nella Business Tower di Jumeira, nel palazzo al Dubai Marina, o sulla Sheick Zayed Road, l’autostrada per Abu Dhabi, dove sorge Al Habtoor City, un gigantesco complesso, con due alberghi superlusso e tre torri". Lo sceicco per molto tempo è riuscito a eludere il pressing del settimanale. Il motivo di tanta ritrosia? Lo svela un uomo che lo conosce bene, un "influente occidentale" che vive a Dubai da 30 anni e che ha "consigliato prudenza" ai giornalisti italiani: "Se capisci che non vogliono parlare non insistere, perché se va bene ti fanno sbatter fuori, se va male ti fanno sbatter dentro". In fondo, spiega la fonte anonima, c'è da capire la diffidenza di Al Habtoor: "Vai in Italia, vai da Ferrero, Elkann, o Benetton e digli di fare un test del Dna perché non sono quello che credono di essere, e da piccoli sono stati rapiti e poi adottati dai loro genitori».

Dai blog