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Matteo Bassetti picchia duro sul coprifuoco alle 23: "Liberticida, nessun dato dice che funziona"

 Matteo Bassetti

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“Vietare di uscire di casa dopo le 22 per ben 7 mesi non è solo un provvedimento liberticida, ma il più liberticida fra quelli che sono stati presi”: questo il pensiero dell’infettivologo Matteo Bassetti sul coprifuoco. Secondo il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, questa misura non ha “basi scientifiche”. E ancora: “Una misura non compresa è inutile e può essere persino controproducente”. Si è tornati a parlare di coprifuoco dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio, che ha indicato la data del 16 maggio come ipotesi concreta per superare il limite delle 22 per gli spostamenti. 

 

 

 

Parlando dal punto di vista scientifico, Bassetti all’Ansa ha chiarito: “Non abbiamo dati per dire che funzioni. Sappiamo che da quando è stato istituito ha dato risultati, ma insieme ad altri provvedimenti, come la chiusura di bar e ristoranti. Oggi però non so a cosa serva tra le 22 e le 23, nel momento in cui locali e ristoranti sono comunque aperti”. Se l’obiettivo della misura è quello di limitare la circolazione delle persone la sera, il coprifuoco non riesce comunque a raggiungere quello scopo: “Se le persone sono in giro per tre ore la sera invece che per quattro ore, si ha solo l’effetto contrario a quello voluto, perché fanno la stessa cosa per un’ora in meno, quindi si concentrano di più, si assembrano di più e ci sono più contatti”.

 

 

 

Completamente diversa la reazione di Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano: “Io ho la nausea dei discorsi sul coprifuoco. Le limitazioni serali servono a questo: a disincentivare i movimenti. Se non si capisce questa cosa si andrà avanti a discutere all’infinito, ma non dovrebbe esser difficile da capire. Se poi ci si vuol fare polemica politica è un’altra questione”.

 

 

 

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