Vaccini e brevetto libero, Guido Rasi ex presidente Aifa: "Rischio dosi di bassa qualità e meno efficaci"
Guido Rasi, ex direttore dell’Agenzia europea per i medicinali, ha sottolineato il rischio qualitativo nei vaccini che potrebbe emergere con il “liberi tutti” derivante dalla sospensione dei brevetti. “Un vaccino non è la torta della nonna”, in particolare quello anti-Covid che è così innovativo da essere molto complicato da produrre. “Richiede centinaia di componenti - ha spiegato Rasi in un’intervista rilasciata a La Repubblica - molte delle quali a loro volta coperte da brevetti. Lì il cuoco scadente non ce lo possiamo permettere”.
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Il pericolo del brevetto a disposizione di tutti è che possa essere prodotto un vaccino meno efficace: “È poco probabile che questi tipi di vaccini diventino pericolosi - ha specificato l’ex direttore dell’Ema - con uno standard di qualità non ottimale risulterebbero però meno efficaci, e torneremmo ad avere Paesi immunizzati con prodotti di serie A e altri con prodotti di serie B. Laddove la pandemia è fuori controllo, il vaccino di serie B è meglio di nulla e i benefici potrebbero continuare a superare i rischi. Ma il rischio non è peregrino”.
Infatti Rasi ha ricordato che l’Ema si era già ritrovata a discutere con i produttori del vaccino perché nelle fiale destinate al commercio aveva trovato meno principio attivo rispetto alle dosi usate per le sperimentazioni: “Il problema è poi stato risolto. Ma se si è posto in un’Europa che ha regole rigidissime sul controllo dei farmaci, cosa può accadere dove questo non avviene? L’abolizione dei brevetti - ha chiosato - sarebbe un gesto nobile e utile. Non vorrei però che innamorandoci di questa formula, dimenticassimo problemi altrettanto importanti. Al momento somministrare il vaccino costa il doppio rispetto a produrlo”.