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Coronavirus, il tetto delle 50omila dosi a fine aprile del governo e del commissario è stato solo uno spot

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A fine aprile in Italia sono stati somministrati più di 500mila vaccini al giorno. La campagna vaccinale sembrava aver svoltato una volta per tutte. Ma dal primo a 4 maggio imezzo milione di iniezioni al giorno non sono nemmeno state sfiorate. Nessuna spiegazione pubblica da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, che il 30 aprile invece scriveva su Facebook: "Ieri in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutte le istituzioni per il gran lavoro ANGELA BARBIERI di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili". Più cauto il commissario Figliuolo: "La macchina delle vaccinazioni è efficiente. Il mantenimento di un rateo di almeno 500 mila somministrazioni al giorno è adesso sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di vaccini da parte delle aziende farmaceutiche".

 

 

 

 Il trend delle inoculazioni giornaliere dovrebbe presto tornare a crescere, dal momento che è iniziata la consegna alle Regioni di altre 2 milioni di dosi da parte di Pfizer. Altre 360mi1a, targate Moderna, arriveranno  a Pratica di Mare. Le prime tre regioni per numero di dosi somministrate sono la Lombardia con 3.727.594 0190,7% delle fiale ricevute), il Lazio con 2.086.506 (1'85,4%) e la Campania 1.892.751 (1'87,3%).

 

 

Problemi in Sicilia con AstraZeneca, dove sono circa 250mila i vaccini ancora nei frigoriferi. "Paghiamo lo scotto di avere avuto cinque morti che avevano ricevuto AstraZeneca. Questo ha creato, in maniera ingiustificata ma comprensibile, una reazione di panico, facendo crescere il partito dei diffidenti", spiega il governatore dell'isola Nello Musumeci. Carenza di fiale anche nel caso di Johnson & Johnson. Finora sono state iniettate solo 110mila dosi di questo farmaco.

 

 

 

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