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AstraZeneca, rivolta a Napoli. Insulti e minacce ai medici, "a rischio la campagna vaccinale"

 Astrazeneca

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AstraZeneca è un vaccino sicuro ma a Napoli è scoppiata la rivolta. Nessuno vuole farlo. Pretendono Pfeizer o Moderna. "I comportamenti inaccettabili di pochi rischiano di cancellare il diritto alla vaccinazione dei più", sbotta il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, dopo le lunghe file e il caos che si è venuto a creare nell'hub vaccinale della Mostra d'Oltremare. "Nella giornata di oggi (ieri 4 maggio, ndr) - fa sapere l'Asl -, la direzione strategica dell'Azienda sanitaria Napoli 1 Centro ha convocato al centro vaccinale Mostra d'Oltremare 4mila cittadini appartenenti alla fascia d'età 60-69, per i quali è previsto il vaccino AstraZeneca. Diversi utenti, tuttavia, una volta definita l'accettazione, hanno preteso la somministrazione di vaccino Pfizer o Moderna, rifiutando il vaccino AstraZeneca pur in assenza di validi motivi".

 

 

Per evitare che la situazione potesse degenerare, visti gli insulti e le minacce verbali agli operatori sanitari, il direttore generale Verdoliva ha richiesto un intervento delle forze di polizia, peraltro già presenti, al fine di sedare le proteste. La direzione strategica dell'Asl Napoli 1 Centro ricorda che "il piano vaccinale prevede la somministrazione del vaccino a m-Rna solo per categorie dedicate puntualmente definite ed elencate.

 

 

 "Pretendere la somministrazione di un vaccino a m-Rna - prosegue Verdoliva - al di fuori di queste categorie e dalle indicazioni prescritte dai sanitari non è possibile e di certo non è accettabile alcun comportamento di minaccia o insulto nei confronti del personale sanitario o delle guardie di sicurezza impegnate nello svolgimento del proprio lavoro a servizio dei cittadini". Un fatto gravissimo, "non tollereremo che con tali comportamenti e tali pretese si faccia saltare l'organizzazione di un intero centro vaccinale pensando di poterci costringere a somministrare vaccini diversi da quelli previsti".

 

 

E' poi il direttore sanitario Maria Corvino a ricordare che la vaccinazione con Pfizer è possibile solo per cittadini che hanno patologie o condizioni di salute tali da rendere indispensabile la somministrazione del vaccino a m-Rna. "Chi ritiene di essere affetto da patologie per le quali è prevista la somministrazione di vaccino a m-Rna - dice Corvino - può iscriversi nelle apposite categorie, diversamente non ci saranno deroghe e nessuna eccezione".

 

 

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