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Coronavirus, dall'India falsi tamponi per arrivare a Fiumicino. La testimonianza: "Ho pagato 20 euro per avere il certificato"

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La variante indiana preoccupa sempre di più. E dopo l'atterraggio a Fiumicino di un volo proveniente dall'India con 213 passeggeri a bordo, l'apprensione è salita alle stelle. Si è scoperto, infatti, che 23 di quelle persone  - compresi due membri dell'equipaggio - sono risultate positive al Covid. Tutti i passeggeri però avevano un certificato di negatività con sé. Com'è possibile allora che il 9 per cento di loro sia risultato infetto una volta arrivato in Italia? La risposta è allarmante.

 

 

 

Come riportato dal Messaggero, alcuni passeggeri del volo in questione hanno ammesso di aver acquistato un falso certificato alla partenza da Nuova Delhi. Uno di loro ha confessato: "Ho pagato per farmi rilasciare un falso certificato col timbro, non ho mica fatto il tampone". Un test farlocco costerebbe intorno ai 20 euro. E così si aggirerebbe anche l'obbligo - previsto in India - di essere negativi al tampone 48 ore prima della partenza. Anche i media indiani, tra l'altro, hanno denunciato il mercato nero dei certificati fasulli.

 

 

 

Intanto il nostro Paese ha deciso che chi arriva dall'India deve mettersi in isolamento per due settimane. C'è il rischio, però, che non tutti rispettino questa norma. In merito al volo atterrato ieri in Italia, invece, l'assessore alla Sanità della regione Lazio Alessio D'Amato ha dichiarato: "Siamo ora in attesa dei risultati del sequenziamento per la ricerca delle varianti da parte dell'Istituto Spallanzani. Tutte le persone risultate positive e i contatti stretti dei positivi sono stati inviati in un Covid Hotel per l'isolamento".

 

 

 

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