Ciro Grillo, la presunta vittima già violentata in Norvegia? "In tenda da un amico, mentre dormiva"
Il caso Ciro Grillo si complica. La ragazza che ha denunciato il figlio di Beppe e tre suoi amici per violenza sessuale di gruppo sarebbe stata violentata già in passato, in Norvegia, nel Paese di origine del padre della giovane. Questo è quanto sarebbe emerso da diversi verbali di testimonianza, come riporta La Verità. Facendo un passo indietro, tutto parte dalla denuncia che la ragazza sporge ai carabinieri nel luglio del 2019, accusando Ciro e il suo gruppo di averla stuprata nella villa sarda del figlio di Grillo. La presunta vittima avrebbe riferito solo questo episodio, senza menzionare la precedente violenza subita.
La ragazza avrebbe detto ai militari di aver raccontato la violenza subita in Sardegna a un'amica milanese. Quest’ultima, quindi, è stata convocata nell’autunno del 2019 a testimoniare, per verificare e accertare quanto denunciato dalla presunta vittima di Grillo. Dal verbale, però, risulta che la testimone non avrebbe parlato del presunto stupro in Sardegna, ma di quello risalente al periodo in Norvegia. Sorprendendo così anche gli inquirenti. Successivamente – come riportato da La Verità - sarebbe stata la presunta vittima a entrare nei dettagli di quanto successo nel Paese d’origine, raccontando che, mentre dormiva in tenda, si sarebbe svegliata all'improvviso perché l'amico con cui era in vacanza la stava penetrando.
L’amica della ragazza, presente anche lei nella villa sarda di Ciro Grillo, avrebbe confermato l’episodio, dicendo che la giovane l’aveva confidato a lei, senza presentare denuncia alle autorità. Nel frattempo, ci si chiede come mai nel 2019, dopo la denuncia della ragazza, Ciro e gli amici si siano fatti interrogare senza conoscere i dettagli e soprattutto perché solo nel 2021, con evidente ritardo, abbiano disposto indagini difensive. Le ipotesi avanzate da La Verità sono due: o si sentivano innocenti o forse qualcuno aveva promesso loro un’indagine senza troppi scossoni.