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Otto e mezzo, Andrea Crisanti: "Alto rischio di chiudere di nuovo. Variante indiana, non sappiamo cosa sta accadendo"

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"Il rischio di richiudere è molto alto". Lo spiega il virologo Andrea Crisanti, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7."Se allentiamo le misure di restrizione il contagio è destinato inevitabilmente ad aumentare - spiega il direttore del dipartimento di microbiologia dell'Università di Padova -. Tutta la partita si gioca sul fatto che le vaccinazioni possano o meno fermare il virus. Se ci trovassimo nella situazione dell'Inghilterra, la scommessa si potrebbe vincere. Ma noi corriamo un rischio grossissimo: finché c'è trasmissione, si generano inevitabilmente delle varianti che potrebbero superare le difese del vaccino. C'è un problema di selezione naturale del virus. Lo abbiamo già visto in Cile, dove hanno vaccinato il 75% della popolazione con un vaccino che aveva il 50% di protezione, quindi avevano il 35% della popolazione protetto. Hanno riaperto tutto e ora si ritrovano nel pieno di un'ondata, con tantissime varianti".

 

 

 


Per la situazione italiana, prosegue Crisanti, "sono stati evidenziati dei casi di variante indiana (due, in Veneto, ndr) ed è molto preoccupante, perché sequenziamo pochissimo e abbiamo una capacità di indagine limitata. Se ci sono, significa che ci sono altri casi e non abbiamo idea di quello che sta accadendo". Il professore prende spunto da "un Paese che ha cambiato rotta e ha fatto lezione degli errori commessi, l'Inghilterra: per i Paesi a rischio c'è la quarantena obbligatoria vigilata e sono bloccato viaggi e triangolazioni. Ma questa è una cosa che si mette in piedi in un mese, non si può improvvisare. Il rischio di chiudere è alto e sarebbe un disastro perché non diamo alle persone quello che si aspettano, la sicurezza".

 

 

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