Alessia Morani racconta i suoi cinque anni di battaglia: "Leucemia e isolamento, la mia malattia terribile"
Alessia Morani, ex sottosegretaria allo Sviluppo economico nel governo Conte bis, ha raccontato a il Giornale come ha vissuto la pandemia. Lei, che è riuscita a sconfiggere il "grande male", la leucemia: "Sono guarita ma è una malattia terribile, anche se le speranze di guarigione grazie alla medicina sono sempre più alte. So che molte persone che si ammalano di cancro non ne parlano per pudore o per paura. Io ne parlo per dare coraggio, per infondere fiducia nella medicina" ha detto Alessia Morani fiduciosa e, riguardo alla sua difficile esperienza, ha aggiunto: "La leucemia ti costringe all'isolamento: hai le difese immunitarie a zero e un banale raffreddore ti può uccidere. In questo credo di aver sperimentato la sensazione che provano i malati di Covid quando sono ricoverati".
L'isolamento causato da condizioni sanitarie era presente già ben prima della pandemia: "Ho provato il senso di solitudine in una camera sterile, la prima volta per 96 giorni, poi con altri ricoveri. Tra chemioterapia, autotrapianto, una proteina post trapianto iniettata cinque volte al mese, la malattia è durata cinque anni" ha confidato la marchigiana. "È stata dura da un punto di vista familiare" prosegue "Avevo un fidanzato molto dolce che non mi ha abbandonato un minuto. Per mia madre e mio padre è stato devastante. Appena ho un raffreddore chiamerebbero doctor House. Ma ora è mio padre a essere malato. Negli ospedali è un momento terribile per tutti, non solo per chi è malato di Covid".
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L'ex sottosegretaria esprime poi i suoi dubbi riguardo al coprifuoco, deciso dal governo per frenare i contagi: "Non lo capisco neanche io. Infatti teorizzo che dobbiamo togliere il coprifuoco appena possibile. Non mi convince discutere su un'ora in più o in meno, mi convince il rientro senza orario. Per questo dobbiamo accelerare al massimo le vaccinazioni per una stagione estiva senza paura".
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E riguardo al vaccino Alessia Morani non ha mai titubato: "Ho avuto nelle mie vene sostanze tossiche, non mi sono mai preoccupata dei vaccini. Anzi speravo di farlo prima possibile. Mi ha chiamata l'Asl e ho fatto Pfizer perché l'ha scelto l'ospedale di Muraglia a Pesaro. Adesso aspetto il 14 maggio per il richiamo". Alessia Morani ora si dice più tranquilla quando va alla Camera, ma utilizza sempre le stesse precauzioni di prima: "Mascherina chirurgica, Ffp2, scarnificare le mani con tutti i tipi di detergenti. Sto lontana dalle persone. Vorrei evitare anche una semplice influenza" ha affermato l'ex sottosegretaria Pd.
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