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Milano, immigrato somalo scappa con un coltello e aggredisce una bambina di 6 anni. Sardone: "Le conseguenze del governo Pd"

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Prima ha minacciato le persone intorno a lui con un coltello, poi ha aggredito una bambina di 6 anni. E' successo a Milano, dove un uomo straniero di nazionalità somala sembra essere impazzito. Tutto è iniziato alle 8 di questa mattina davanti alla sede di Pane Quotidiano, la onlus che fornisce pasti a chi ne ha bisogno. L'aggressore era in fila ad aspettare il suo turno, quando ha cominciato a litigare con altre persone in fila, arrivando addirittura a minacciarle con un coltello da cucina. Gli operatori della onlus allora hanno avvertito la polizia, ma l'uomo è riuscito a scappare.

 

 

 

Lo straniero, infatti, è fuggito salendo su un autobus. Poco dopo le forze dell'ordine sono riuscite a fermare il mezzo, ma l'aggressore è scappato a piedi. Sulla sua strada, però, ha incontrato una bambina di 6 anni che stava andando a scuola, accompagnata dal padre. A quel punto - come racconta il Giornale - il somalo ha afferrato la piccola per i capelli, minacciandola, e ha buttato a terra il padre che aveva cercato di affrontarlo. L'uomo poi ha proseguito la fuga, ma è stato bloccato subito dopo dagli agenti.

 

 

 

"Queste purtroppo sono le conseguenze delle politiche targate Pd, secondo cui l'immigrazione incontrollata è un valore aggiunto per la nostra città. I fatti dicono invece il contrario. L'accoglienza senza freni tanto cara alla sinistra porta violenze, illegalità e degrado", ha commentato l'europarlamentare leghista Silvia Sardone. Seguita subito dopo dall'europedutato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza: "Nella Milano di Sala anche chi è in fila per un pasto alla mensa di Pane Quotidiano può ritrovarsi in pericolo. La città è allo sbando, ridotta a Far West grazie alle politiche buoniste del centrosinistra".

 

 

 

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