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Gianluigi Nuzzi, altra bomba sul magistrato scroccone: razzia nella boutique di lusso, ma non paga. Ecco il conto

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Gianluigi Nuzzi ha pubblicato la terza puntata del “giudice scroccone”, una rubrica che riguarda un “importante presidente di una corte penale, firma di sentenze da prima pagina”. Il giornalista sui propri social ha reso noti nuovi sviluppi di una vicenda che “si allarga su fronti impensabili”. Sì, perché il magistrato che era stato messo alla berlina per la “passione” per il cibo gratis, tra portate di pesce e piatti con grattate di tartufo bianco, in realtà ha fatto il furbetto anche sull’abbigliamento. 

 

 

Pare infatti che il “giudice scroccone” abbia lasciato sempre i conti non pagati in boutique di lusso. Nuzzi ha parlato con Francesca, titolare di un negozio in pieno centro a Milano: “Adesso quando mi incontra abbassa lo sguardo - ha raccontato la donna - fa finta di non conoscermi, ma ricordo benissimo quei vestiti che fece fare su misura. Parliamo si diversi anni fa, sono rimasti da pagare quattro vestiti per 3.500 euro per una signora, credo fosse la moglie”. Tutti i tentativi di farsi pagare sono stati vani: “Si dava un sacco di arie, diceva ‘qualsiasi problema in tribunale, io per voi ci sono’”. 

 

 

Neanche dinanzi alle buste del sollecito il magistrato si scomponeva: “Lui nicchiava, prendeva tempo, rimandando indietro la ragazza”. Nuzzi allora ha aggiunto qualche dettaglio in più su questa storia, che a Milano “inizia a far rumore anche perché i giudici devono mantenere sempre un’immagine di assoluta integrità”. Ma chi è questo magistrato? “È di lunga esperienza, si è occupato di grandi processi, anche a leader politici della prima e seconda Repubblica, a iniziare da Bettino Craxi sino a vicende più attuali che hanno visto alla sbarra sia finanzieri d’assalto sia ex ministri”. 

 

 

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