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Coronavirus, bollettino 20 aprile: calano tutti gli indicatori dell'epidemia, ma 390 morti pesanti in ottica riaperture

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La situazione epidemiologica continua lentamente ma costantemente a migliorare mano a mano che l’Italia si avvicina alla fatidica data del 26 aprile, quella delle prime riaperture delle attività di ristorazione, sport e spettacolo all’aperto. Per alcuni sono troppo, per altri troppo poco, ma intanto i dati dicono che si può proseguire seppur con molta prudenza. Perché l’emergenza è ben lontana dall’essere conclusa: il bollettino di oggi, martedì 20 aprile, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 12.074 contagiati, 22.453 guariti e 390 morti

 

 

I tamponi analizzati sono stati 294.045, con il tasso di positività che è sceso al 4,1 per cento (-1,9 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono calati a quota 482.715, la stragrande maggioranza dei quali è asintomatica o comunque in isolamento domiciliare senza dover ricorrere alle cure ospedaliere. Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, la situazione non è ancora ottimale, ma si continuano a registrare miglioramenti: oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è -487 (23.255 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è -93 (3.151) a fronte di 182 nuovi ingressi. 

 

 

Nel frattempo la campagna di vaccinazione prosegue su buoni ritmi, anche se lontani dall’obiettivo del mezzo milione di dosi al giorno fissato dal generale Figliuolo: nelle ultime 24 ore sono state somministrate poco più di 320mila dosi, per un totale di 15.675.080. Per quanto concerne invece le Regioni, si registra un generale abbassamento dei contagi: in quadrupla cifra sono rimaste la Lombardia (1.670), la Campania (1.750), la Puglia (1.180) e la Sicilia (1.148). 

 

 

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