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Beppe Grillo difende il figlio Ciro in un video: "Un cogli***, non uno stupratore. Non ha fatto niente, arrestate anche me"

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"Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale insieme ad altri tre ragazzi. Io voglio chiedere, voglio una spiegazione perché un gruppo di 'stupratori seriali', compreso mio figlio dentro, non sono stati arrestati", tuona il garante del M5S, Beppe Grillo, in un video pubblicato su tutti i suoi canali social, in cui difende il figlio Ciro, accusato di aver violentato una ragazza italo-svedese insieme a tre amici nella villa del comico in Costa Smeralda. "La legge dice che gli stupratori vengono arrestati e messi in galera e interrogati in galera o ai domiciliari. Invece sono lasciati liberi per due anni, perché? - si chiede Grillo -. Perché non li avete arrestati subito? Ce li avrei portai io in galera, a calci nel c***".

E ancora attacca: "Vi siete resi conto che non è vero niente che c'è stato lo stupro. Perché una persona stuprata la mattina, al pomeriggio fa kitesurf e dopo 8 giorni fa la denuncia vi è sembrato strano. Bene, è strano". E poi, prosegue furibondo: "Non è l'avvocato a parlare o io, che sono il padre, a difendere mio figlio: c'è il video. C'è tutto il video, passaggio per passaggio, si vede che è consenziente, si vede che c'è il gruppo che ride, che sono ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono 4 cogli***, non 4 stupratori e io sono stufo perché sono due anni".

Quindi conclude: "Se dovete arrestare mio figlio, che non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera".

 

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