Coronavirus, pass sanitario per spostarsi: ecco come funziona l'ultima pensata del Cts
Altra novità nella gestione della pandemia. Dal 26 aprile infatti chi vuole spostarsi potrà farlo con un pass. Per andare dalle regioni gialle a quelle arancioni o rosse ci vorrà quello che il presidente Mario Draghi ha definito pass. In sostanza nulla di diverso da un'anticipazione del passaporto sanitario che l'Europa varerà tra giugno e luglio. A decidere come funzionerà ci pensa il Comitato tecnico scientifico che si riunirà proprio quest'oggi.
Intanto per muoversi, ma anche per partecipare a eventi particolari, bisognerà provare di aver avuto la malattia da meno di 6 mesi (con un certificato medico), essere vaccinati o aver fatto un tampone nelle 48 oe precedenti. L'attestazione varrà sia per gli italiani che per chi arriva dall'estero. Nel frattempo sembra ufficiale che in zona gialla i ristoranti riapriranno anche a cena, purché all'aperto. Non sono da meno bar, pub e gelaterie. Il servizio all'interno sarà infatti possibile solo dal primo giugno. Roberto Speranza è stato irremovibile però sul coprifuoco. Quest'ultimo rimarrà infatti dalle 22 e fino alle 5.
"Nelle prossime ore analizzeremo i protocolli - fa sapere Fabio Ciciliano del Cts -. Potremo auspicare un ritorno alla graduale normalità con alcune riflessioni. Gli spogliatoi e le docce non potranno essere impiegati per un rischio di contagio davvero considerevole. Varrà per il calcetto e per le palestre". E ancora sul pass sanitario "lo immagino come un’applicazione digitale che consenta ai gestori di verificare immediatamente attraverso un database nazionale se il soggetto è vaccinato, guarito dal Covid-19 o negativizzato dopo una positività. Oppure se è negativo al tampone".