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AstraZeneca, il documento militare: "Stop ai vaccini per le forze dell'ordine". Effetti collaterali? Il motivo ufficiale

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Stop alla vaccinazione con AstraZeneca per le forze dell'ordine e i militari. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, arriva la conferma: dal 15 aprile viene "sospesa momentaneamente la vaccinazione con Vaxzevria (AstraZeneca) fino a nuova disposizione". Come scrive l'agenzia AdnKronos, che ha visionato le carte dei vertici militari, dietro la decisione non ci sono i timori sui possibili effetti collaterali del siero anglo-svedese, già al centro di mille polemiche e stop&go a livello europeo, legate ad alcune morti per trombosi, bensì l'esatto opposto: la volontà di lasciare le dosi di vaccino alle fasce più a rischio della popolazione civile. 

 

 

 

 

Ad illustrare la disposizione emanata dal Comando Operativo di Vertice Interforze è il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, consigliere del Ministro della Difesa: "Agli appartenenti alle Forze Armate non sarà inoculato alcun tipo di vaccino fino a nuova disposizione. Questo per dare prosieguo al piano vaccinale predisposto dal Commissario straordinario Figliuolo per l'emergenza Covid". Bisogna fare presto, e non c'è tempo né dose da perdere. "I militari si fermano – sottolinea Paglia in una nota ufficiale – non per vigliaccheria o perché molti hanno avuto con AstraZeneca degli effetti collaterali, ma per dare priorità alle fasce d’età comprese tra i sessant’anni e gli over 80. Dirò di più, molti comandanti consapevoli di poter aver un po’ di alterazione della temperatura corporea, hanno preferito sottoporsi alla vaccinazione di venerdì in modo da essere operativi ed efficienti già dal lunedì. Come più volte dichiarato uniti si vince ed auspico che tutte le altre categorie non facciano fughe in avanti e rispettino tutti la tabella di marcia avendo fiducia in chi in prima linea si sta esponendo".

 

 

 

 

L'ultima direttiva del commissario Figliuolo prevede peraltro che la priorità delle vaccinazioni premi le fasce d'età e non l'attività lavorativa svolta o la categoria d'appartenenza, precisando inoltre come le "dosi attualmente non utilizzate dovranno essere conservate e somministrate esclusivamente come seconda dose". Il commissario ha inoltre invitato le autorità regionali ad accelerare le vaccinazioni nel caso dei ritardatari, ma pure a frenare la somministrazione nel caso di chi procede a spron battuto, questo per preservare le dosi per il richiamo.

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