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Coronavirus, bollettino 15 aprile: calo importante di decessi e ricoveri, i segnali per le riaperture

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Mentre il governo presieduto da Mario Draghi sta affrontando il tema delle riaperture, con Matteo Salvini e la Lega schierati in prima linea per provare a far cadere la linea rigorista di Roberto Speranza - almeno laddove i dati scientifici lo consentano - la situazione epidemiologica dell’Italia continua a migliorare, anche se molto lentamente. Il bollettino di oggi, giovedì 15 aprile, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 16.974 contagiati, 21.220 guariti e 380 morti su 319.633 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è salito al 5,3 per cento (+0,5 rispetto a ieri). 

La pressione sul sistema sanitario nazionale è ancora alta, ma il trend si sta confermando in discesa: oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è -782 (25.587 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è -73 (3.417) con 211 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono scesi a 510.023, la stragrande maggioranza dei quali si trova in isolamento domiciliare, mentre i decessi hanno raggiunto quota 115.937. Nel frattempo prosegue a buon ritmo la campagna di vaccinazione, nonostante l’incertezza dovuta alle continue notizie discordanti su AstraZeneca e ora anche su Johnson&Johnson. 

Nelle ultime 24 ore sono state somministrate circa 330mila dosi per un totale di 14.047.722: l’obiettivo del mezzo milione di vaccinati al giorno non è poi così distante. Per quanto riguarda invece le Regioni, sono ancora molte quelle in quadrupla cifra di contagio: guida la Lombardia con 2.722 nuovi casi, seguita da Campania (2.224), Puglia (1.867), Sicilia (1.450), Lazio (1.330), Piemonte (1.264), Toscana (1.206), Emilia Romagna (1.150) e Veneto (1.085).

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