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Chiusure, la foto della barista in ginocchio: "Cosa ho detto a mio nipote che mi ha visto così". Speranza ha qualcosa da dire?

 Chiara Dalmazio

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La sua immagine inginocchiata dice tutta la disperazione di chi da quando è scoppiata la pandemia ha perso tutto. "Mio nipote mi ha chiamato perché mi ha visto in video a terra, gli ho detto che sono cascata e mi sono fatta male, ha 5 anni, non me la sento di dirgli la verità". Quell'immagine è di Chiara Dalmazio, toscana, titolare di un bar. Ieri 14 aprile durante la manifestazione dei commercianti al Circo Massimo a Roma si è inginocchiata davanti al cordone di polizia con le mani giunte per chiedere aiuto: "Non ho i soldi nemmeno per fare la spesa, sono disperata, ho chiuso due bar in nove mesi", racconta a La Repubblica.

 

 

Chiara Dalmazio ha 50 anni, vive a San Miniato, in provincia di Pisa: la pandemia le ha tolto tutto: "È la mia vita a essere in ginocchio, senza più prospettive. La colpa è del governo perché gli aiuti che sono arrivati non bastano. In 14 mesi ho ricevuto soltanto 3.400 euro di ristori, arrivano le bollette e non si sa come pagarle, c'è la rata del mutuo ed è la stessa cosa. Ogni giorno diventa un incubo. Ho dovuto chiudere il bar che avevo a Cerreto Guidi e poi anche quello di Empoli...".

 

 

Inginocchiarsi non era un "gesto per me. Io sono una gocciolina in un mare di partite Iva che hanno il mio stesso problema. Dietro la mia partita Iva ci sono le famiglie di tanti dipendenti. Nella mia situazione non ci sono solo io. Non è facile adesso avere fiducia nel futuro. Il mio sogno è di tornare a lavorare presto, il prima possibile".  Anche grazie alla solidarietà della gente. "Alcuni imprenditori hanno aperto un crowdfunding per aiutarmi a ripartire. Lo spero tanto, ma non è facile guardare con fiducia al futuro".

 

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