Coronavirus, bollettino 13 aprile: 476 morti e 242 ingressi in intensiva, rallenta pure il vaccino
La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere instabile, anche se da lunedì tutte le Regioni sono scese in zona arancione, fatta eccezione per Campania, Puglia e Valle d’Aosta che sono rimaste in rosso (e sono state raggiunte pure dalla Sardegna, che soltanto tre settimane fa si trovava in zona bianca). Il bollettino di oggi, martedì 13 aprile, rilasciato dal ministero della Salute dà il conto di 13.447 contagiati, 18.160 guariti e 476 morti su 304.990 tamponi analizzati, con tasso di positività al 4,4 per cento (-0,7).
La pressione sul sistema sanitario nazionale rimane alta, nonostante un trend in leggera discesa: oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è -377 (26.952 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è -67 (3.526) con 242 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono scesi a 519.220, i decessi invece hanno raggiunto quota 115.088. Nel frattempo procede la campagna di vaccinazione, anche se non alla velocità che intende raggiungere il governo presieduto da Mario Draghi.
L’obiettivo del mezzo milione di vaccinati al giorno fissato nel piano del generale Figliuolo è infatti ancora distante: nelle ultime 24 ore sono state poco più di 250mila le dosi somministrate, per un totale per 13.377.145. Per quanto riguarda invece le Regioni, sono ancora diverse quelle in quadrupla cifra di contagio: guida la Lombardia con 1.975, seguita da Campania (1.627), Sicilia (1.384), Puglia (1.191), Lazio (1.164) e Piemonte (1.057).