Denise Pipitone e Olesya Rostova, messinscena russa. La foto dietro le quinte dello show, chi è questa donna
La "svolta russa" nel caso di Denise Pipitone non c'è stata e ora spunta pure la sorella biologica di Olesya Rostova. Sulla 20enne che cercava la mamma e che molti credevano (anzi, speravano) potesse essere la bimba di 4 anni sparita a Mazara del Vallo nel 2004, aleggia forte il sospetto della montatura mediatica. D'altronde, il programma Lasciali parlare, della tv russa Primo canale, poco o nulla ha fatto per tutelare la mamma di Denise, Piera Maggio, sottoponendo lei e altre mamme in cerca delle loro figlie scomparse coinvolte nel programma a un agghiacciante show del dolore, con le buste delle analisi del sangue di Olesya lette in diretta.
La stessa 20enne però poco ha fatto per gestire in maniera più pudica un dramma che avrebbe travolto lei e le altre famiglie. Il giornalista Matteo Grimaldi ha ricevuto diverse segnalazioni e prima dell'annuncio in diretta, con tanto di polemica tra il conduttore e l'avvocato della Maggio Giacomo Frazzitta ("Avete fatto lo show, vi saluto", ha tuonato davanti all'ennesima manfrina sui risultati del test), e sui social annunciava. "Mi piange il cuore a dover comunicare che andrà in onda lo stesso copione con l’avvocato di Piera Maggio ospite del programma. Mettiamo fine a questa propaganda di sentimenti e dolore che la tv russa pensa di portare avanti prendendo in giro milioni di persone che speravano di vedere Piera sorridere con la sua ritrovata Denise. Non sarà così".
"Un affare di famiglia". Denise Pipitone, il pesante sospetto del magnate: hanno sbagliato tutto?
Il sospetto di messinscena è forte, perché sui social è spuntata anche una foto significativa: negli studi dello show Olesya avrebbe infatti incontrato la sorella biologica, Anastasia. Alle due ragazze la tv russa avrebbe chiesto di mantenere il silenzio, ma proprio Anastasia, originiaria dell'Oblast di Mosca, sposata e con un bimbo, ha condiviso lo scatto con Olesya e il conduttore di Lasciali parlare, con questa didascalia: "Quanta gioia nei miei occhi". Frase poi cancellata e sostituita solo con uno smile, forse per non lasciare indizi. Troppo tardi.