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Denise Pipitone, "non è lei". Conferma e rabbia: raptus in studio dell'avvocato di Piera Maggio, indiscrezioni-choc dalla Russia

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Olesya Rostova non è Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004. Lo ha confermato Giacomo Frazzitta, l’avvocato di Piera Maggio, la madre della piccola. La storia della ragazza russa, andata in tv per denunciare di essere stata rapita da bambina, ha tenuto tutti col fiato sospeso fino a questo momento. Anche se le polemiche sul caso non sono mancate, soprattutto per il modo in cui la tv russa ha trattato l’argomento. Una sorta di show nel quale i risultati del Dna sono stati comunicati come nomination o eliminazioni all’interno di un reality.

La trasmissione in questione si chiama Let Them Talk (Lasciali Parlare). Il legale della Maggio si era scontrato con la produzione, perché voleva che il risultato del test venisse comunicato prima alla madre della piccola e non in diretta televisiva. Ma non c’è stato nulla da fare. Per il programma era evidentemente più importante comunicare l’esito in tv, cavalcando così un caso fortemente sentito dall’opinione pubblica italiana. Frazzitta, comunque, ha evitato di avviare una rogatoria internazionale per obbligare la produzione di Let Them Talk a condividere in privato l’esito dell’esame del Dna: avrebbe richiesto troppo tempo, almeno quattro mesi, come ha spiegato lo stesso Frazzitta.

Per mettere un punto alla vicenda, allora, l’avvocato di Piera Maggio ha deciso di partecipare in collegamento alla registrazione di Let Them Talk di ieri 6 aprile. Nella puntata è stato chiarito che Olesya non è Denise. Durante la sua partecipazione, però, Frazzitta non sarebbe riuscito a trattenere la rabbia per come questo caso è stato affrontato in Russia, dicendo che in Italia non sarebbe mai successo. 

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