Walter Biot fregato dall'agente russo Aleksej? "Il peggiore degli errori per una spia, così tutto è finito in v***a"
Aleksej Nemudrov e Dmitrij Ostroukhov sono i due nomi nascosti dietro a Walter Biot, l’ufficiale della Marina che è stato arrestato in flagranza per aver venduto documenti segreti per trarre profitto. Nell’ordinanza del gip di Roma l’uomo viene descritto come un “traditore senza scrupoli” e di “estrema pericolosità”, ma a reclutarlo erano stati Aleksej e Dmitrij: lo scrive Repubblica, secondo cui i due hanno commesso il peggiore degli errori per una spia, ovvero l’eccesso di confidenza.
E dire che con Biot avevano fatto un affare, reclutandolo per 5mila euro a consegna quando il loro tariffario ne prevede 40mila. Tra l’altro a far scattare un campanello d’allarme al capo dell’Ufficio analisi per la minaccia asimmetrica dello Stato Maggiore Difesa era stato proprio Dmitrij Ostroukhov: 44 anni, a Roma dal 2018, a inizio anni aveva iniziato a visitare l’ufficio di Biot con eccessiva frequenza. Visita che era lecita in nome del galateo della diplomazia militare, però Repubblica fa notare che “è un segreto di Pulcinella, nella comunità dell’intelligence, che quando l’addetto militare di un Paese non alleato supera la soglia della cortesia nelle visite, questo vuol dire che è cominciato un ‘casting’, una selezione di fonti da reclutare. O, come nel caso di Walter Biot, di fonti da coltivare”.
E poi c’è Aleksej Nemudrov: “Lo aveva agganciato lui, Walter Biot - si legge su Repubblica - complice l'eccellente italiano che era ed è in grado di parlare. E non era stato difficile. Aleksej è un marinaio. Walter è un marinaio. Aleksej ha 54 anni, Water ne ha 55. Aleksej ha una famiglia, che lo ha seguito nei suoi 19 anni da spia in Europa, una moglie e due figli. Walter ha la famiglia che sappiamo. Chi lo avrebbe mai detto ad Aleksej Nemudrov che tutto sarebbe finito in vacca. Si fidava della sua esperienza, perché non si scala il vertice del GRU in un'ambasciata importante come Roma se si è dei faciloni”.