Dritto e Rovescio, "fino a quando non avrò risposte": choc da Paolo Del Debbio, il gesto estremo del ristoratore
Salvatore, ristoratore di Torino, si è incatenato venerdì e non si libererà fino a quando, dice, non riceverà risposte dal governo. Ospite di Dritto e Rovescio condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, si sfoga: "E' passato un anno, dodici mesi che aspettiamo i ristori. In tutti i casi abbiamo lavorato al 30 per cento e avuto spese del 100 per cento. Abbiamo pagato gli affitti", prosegue, "chissà quando arriveranno i ristori".
"Noi siamo qua da un mese e stiamo cercando di fare i miracoli. Ora avremo un decreto vero che riguarda i ristori per un anno non per due mesi come abbiamo ereditato dallo scorso governo", risponde Matteo Salvini che è in collegamento. "Bisogna dare ai commercianti e agli artigiani, alle piccole imprese, agli autonomi, ai lavoratori in proprio qualche anno di garanzie, per esempio ragionare sulle licenze, sugli affitti, sui mutui", sostiene il leader della Lega. "In quest'anno di chiusura è stata una sofferenza per tutti, molti sono stati garantiti ma quelli che lavorano in proprio no".
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Sempre da Del Debbio Salvini afferma che "dopo Pasqua dobbiamo tornare a vivere, non c'è Speranza che tenga". Un attacco chiaro al ministro della Salute Roberto Speranza di Leu, a testimonianza di come il faccia a faccia tra i due alla vigilia del Cdm che ha deliberato la zona rossa per tutte le regioni fino a maggio non abbia allentato la tensione, anzi".
"La scienza è scienza - spiega il leader della Lega -: non so come sia ora la situazione in Veneto, ma in queste ore Sardegna, Sicilia, Umbria, Liguria potrebbero tranquillamente riaprire in sicurezza. Ristoratori, baristi e gestori di palestre e attività culturali hanno come primo interesse la tutela della salute loro, dei dipendenti e dei clienti. Io capisco chi non chiede ristori ma sopravvivenza, cercheremo di metterci l'anima per ripartire". Ora non ci resta che vedere il prossimo decreto.