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Roma, il manifesto gigante del Partito comunista italiano: un colpo al cuore in strada a Labaro

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Un sussulto per le strade di Labaro, quartiere a Nord di Roma, a ridosso del Grande raccordo anulare. Chi passa in auto sarà costretto forse a frenare di colpo per l'emozione, rischiando un mega-tamponamento a catena, imbattendosi in questo manifesto gigante: "1921-2021. Auguri Partito comunista italiano. Il futuro riprende il cammino". Sfondo rosso, carattere giallo. Ci  mancava il cirillico, ma nei loro cuori gli autori, c'è da immaginarlo, lo avranno immaginato con l'alfabeto tanto caro a Lenin e Stalin. Sembra già un tuffo nella gloriosa storia dell'Unione sovietica, se non fossimo nella Capitale troppo alle prese con le buche per strada per pensare a questioni così "alte e nobili" come gli ideali del Novecento.

 

 

 

Eppure c'è uno sparuto manipolo di combattenti per la libertà, comunista ovviamente, che lotta insieme a noi per tenere alto il vessillo rosso del fu Pci. O meglio, Pci lo è ancora, con tanto di sito in cui spiccano le iniziative di piazza dei compagni, che anche in tempo di Covid scendono in strada gli uni di fianco agli altri, per i curdi e le donne turche o contro la "repressione anti-operaia". Un magico mondo antico, idealmente fermo agli anni 50 ma con qualche concessione all'attualità come Dad, vaccini e contagi. Loro, in fondo, non rischiano granché: pochi come sono, il distanziamento lo praticano senza grossa difficoltà. Sociale e politico.

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